Scoprire la Grecia più selvaggia, dalle acque turchesi ai mulini a vento di Zante

WILD TRAVEL DESTINATIONS

Conoscevo già molto bene la Grecia, ed è stato proprio questo a condizionare la mia partenza.

Mi aspettavo qualcosa di già vissuto visitando numerose volte la terra del Sirtaki. E invece no, l’isola di Zante è stata una meravigliosa e sorprendete sorpresa fuori dagli schemi, così aspra, ventosa e profumata è rimasta incastonata in un’antica bellezza contadina dove tra uliveti, galli e prodotti fatti con la manualità e le ricette di un tempo, si trova questa aspra terra protetta da scogliere bianche e aguzze quasi a volerne preservare il suo splendore al sapore di passato e tradizioni. 

Giunti all’aeroporto di Zante ritiriamo subito la nostra auto a noleggio da un simpatico signore del posto che ci ha riempiti di sorrisi e consigli per farci vivere al meglio le nostre due settimane Zacintesi.

Catapultati sulle strade dell’isola con il navigatore giungiamo facilmente al nostro campo base hotel Koukounaria ad Alykanas, situato al centro nord di Zante, una posizione che si è poi rivelata strategica per girare l’intera isola.

Al mattino seguente dopo una colazione con prodotti locali inizia la nostra vera spedizione, come prima tappa abbiamo scelto di visitare la zona sud, sapevo sarebbe stata un’esperienza particolare perché quelle coste vengono scelte dalle tartarughe marine per depositare le loro uova. Dal ricordo che ho di Dafne Beach la chiamo la spiaggia della vita, centinaia di uova depositate con cura quando sentono che il momento è arrivato si schiudono e ogni sera al tramonto si compie il miracolo. Una piccola nuova nata tenta l’impresa più importante della sua vita, arrivare in acqua. L’esperienza è stata così intensa che mi ha commossa, vedevo la piccola nuotare con tutte le sue forze per superare l’infrangersi delle onde costante che ogni volta la spingeva dietro. La tenacia e la costanza delle tartarughine nel voler a tutti i costi conquistare la vita che era stata loro donata mi faceva riflettere, quella spiaggia era magica, piena di positive ribes tanto che ci siamo tornati numerose volte. Il proprietario di una rustica e autentica taverna a conduzione famigliare di nome Porto Mela, offriva gratis lettini e ombrelloni e con pochi euro era possibile gustare il pescato del giorno, specialità greche e il fragrante e profumatissimo pane fatto in casa dalla sua mamma cotto nel forno a legna, quel pane ha creato dipendenza e quel posto ha costruito una bella amicizia tra noi e Spiro.

Ci sentivamo a casa da lui, eravamo nella sua casa sulla spiaggia e sotto un tetto di bambù tenuto da alberi di ulivi e reti per pescare si creava l’atmosfera delle domeniche in famiglia, c’era amore e arrivava tutto diritto al cuore.

La zona ovest dell’isola invece era totalmente diversa, le spiagge cedevano il passo a scogliere bianche con punti d’accesso non sempre raggiungibili via terra, era proprio allora che le acque diventavano di un turchese acceso e di tutte le sfumature del blu più puro. Tra grotte e insenature maschera e boccaglio erano un must godere del privilegio di bagnarsi in quelle acque da cui si dice sia nata Venere e ora ne capisco il motivo così come comprendo il dolore di Ugo Foscolo dal suo esilio. Zante è un’isola che ti entra dentro per la sua genuinità, è una donna d’altri tempi affascinante e di sani principi, elegante e genuina ma sempre bellissima nonostante la non più giovane età. Zante diventa parte dei tuoi ricordi più belli e la assimili con i profumi delle sue pinete al vento, con i sapori tradizionali e i colori di quelle acque pure.

Il nord dell’isola è quello che mi ha fatto pensare ” io in questo posto potrei anche viverci”, è selvaggio, poco turistico, ventoso. Giunti a Capo Skinari, il punto più a nord dell’isola, abbiamo camminato tra le scogliere vergini e maestose fino a sedermi di fronte al mare aperto e perdermi nel tempo. Alle mie spalle mulini a vento e un faro, davanti a me il mare impetuoso, il vento in faccia e la gratitudine nel cuore di aver vissuto quel momento o forse quelle ore preziose davanti un tramonto emozionante. 

Inutile dire che se vi piacciono posti autentici, genuini e perché no anche economici Zante rientra tra i must. 

Ho lasciato un pezzo di cuore e al suo posto è rimasta la nostalgia del canto dei galli all’alba dal colore rosa confetto.

Vicky di trip_or_trip2.0 Seguimi su IG

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