COSA TEMERE IN UN BOSCO

SPAZZATURA… NON GLI ORSI

Ciao a tutti viaggiatori wild,

la pillola di turismo responsabile che oggi vi dono per creare uno spunto di riflessione, tocca un tema che mi sta particolarmente a cuore.

Chi di voi dopo una estenuante settimana nel caos cittadino e nella routine quotidiana, non desidera ardentemente di perdersi per una passeggiata tra boschi, campagne e natura? Beh se anche voi sentite questo richiamo come un ululato spontaneo alla vista della luna piena, siete sicuramente pronti a condividere questa lettura perché anche voi come me avete la sensibilità di percepire il legame ancestrale che lega l’abbondanza della nostra vita alla madre terra.

Non c’è bisogno di essere un escursionista esperto per rendersi conto che puntualmente quando decidiamo di fare una bella passeggiata per sentieri o boschi, programmando anche una piacevole sosta merenda, non ci sono mai cestini per la spazzatura in giro. Eppure tutti noi ci aspettiamo nelle aree picnic di trovare accanto al classico tavolo in legno con le panche anche qualcosa per gettare i resti del nostro pranzo. L’assenza dei tanti ricercati contenitori ha una ragione molto valida, non è certo dimenticanza o noncuranza di chi gestisce il parco naturale di turno. L’unica ragione è quella di proteggere gli animali presenti in natura nel luogo in cui ci troviamo come ospiti. Accade spesso infatti che atteggiamenti apparentemente innocui possono danneggiare l’ecosistema dell’ambiente e provocare anche comportamenti inconsueti da parte dei veri abitanti dei boschi. Gli orsi ad esempio, potrebbero essere attratti dagli scarti di cibo lasciati in giro, questo oltre a far male, porterebbe l’orso ad avvicinarsi a zone più battute dagli esseri umani creando spaventi reciprochi.

La regola principale di un turista responsabile che sceglie di avventurarsi nella natura è quindi quella di portare con se tutto il rispetto massimo per l’ambiente, questo si traduce nel fatto che tutto ciò che portiamo con noi deve tornare con noi e tutto ciò che era presente nell’ambiente deve rimanere lì al proprio posto, perché la natura fa il suo corso donandoci ambienti incantevoli solo se ogni cosa resta al proprio posto.

Come fare dunque per consumare il nostro spuntino dopo una lunga passeggiata? è davvero semplice e come in ogni cosa ci vuole solo un minimo di organizzazione, è sufficiente munirsi di un sacchetto vuoto dove poter riporre tutto quello che andrà buttato una volta raggiunto il luogo abitato più vicino. Questo vale anche e ovviamente per quegli antipaticissimi mozziconi di sigaretta buttati qua e la, sono talmente tanti che tra castagne e funghi a volte mi chiedo se vi sia una piantagione di tabacco nei boschi. Non è difficile tenere in un sacchetto il mozzicone ben spento per poi buttarlo dove si potrà. Se proprio non si può fare a meno di fumare nella natura, per quanto contrastante, è certamente un buon atteggiamento quello di non farlo in presenza di altri che magari vogliono respirare il profumo del bosco e comunque ancor di più, è importante non lasciare traccia del nostro cammino, a parte le orme della nostra passeggiata nient’altro dovrebbe testimoniare il passaggio dell’uomo in un luogo che sopravvive proprio grazie alla sua assenza.

Non è difficile essere turisti responsabili, basta solo pensare alle conseguenze delle nostre azioni prima di compierle. Se si prova amore verso qualcosa è istintivo proteggerla e se si prova pace e serenità in un bosco inevitabilmente quello sarà un posto che amiamo e quindi perché non proteggerlo per preservarlo?

Vicky Elia Trip_or_trip2.0

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